Michele (Caliban)

Perfidissimo Me

Posts Tagged ‘acrobata

D’equilibristi anonimi

with 3 comments

Ci muoviamo quotidianamente in un mondo intimamente e fortemente alieno, circondati e oppressi da infiniti automi, gente grigia e anonima che occupa lo spazio visivo solo lateralmente, come pallide ombre sgualcite.
Una massa compatta ed equilibrata che guarda ma non vede, sente ma non ascolta, parla ma non dice, mangia ma non gusta, tocca ma non percepisce, una profusione di ciechi sensoriali, avulsi da ogni più intimo contatto con la realtà, che invece andrebbe sempre vissuta nella sua essenza più profonda.
Forse che l’equilibrio, in questa vita dominata dal caos, sia proprio nel non-equilibrio?
Nell’oscillare danzando come magnifiche trottole impazzite?
Perché quando la trottola alla fine smette di roteare può solo cadere sbilenca e finire immota in un angolo.
E così per sopravvivere al grigiore io mi drogo!
Mi drogo di fantasia, di desideri, di voglie, di parole da leggere e scrivere, di baci e di abbracci, di profumi e di odori, di morsi e di graffi, di ottimo vino e fredda birra, di cocktail inebrianti e di cibo goloso, di film e persino di serial tv.
Insomma mi drogo quotidianamente di vita.
Per quanto riguarda invece le illecite sostanze varie non mi servono, sono già stupefacente di mio!

Written by Michele

4 febbraio 2016 at 17:27

Acrobatico swing

with 7 comments

Perché in fondo io sono solo sono semplicemente complicato.
Percorro la vita come un acrobata ubiraco, ondeggiando sulla corda che collega me e tutto ciò che vorrei, tesa sull’abisso delle delusioni e dei rimpianti.
Con la voglia e la fantasia che dà fiato e toglie le vertigini.
E non mi basto mai.

Written by Michele

5 ottobre 2015 at 16:59

Pubblicato su pensieri

Tagged with , , ,

Acrobata

with 17 comments

Amore che devo inventare
io come i bambini e gli acrobati a terra un mio senno non ho
ma il cuore mi spinge a rischiare
e su questo trapezio che passa ogni sera e non torna mai più
e che tenerezza afferrarti le mani, portarti nel blu
e non scendere più

Ho sempre avuto una passione per gli acrobati, per chi vola in alto, su vertiginosi trapezi sfidando le leggi della natura e gravità.
In realtà il circo non mi è mai piaciuto, nemmeno da bambino, eppure ai miei tempi (cavolo mi sembra di essere mio nonno quando parlo così) era ancora diffuso, e ci si andava almeno un paio di volte l’anno.
Eppure i vari esercizi con gli animali li ho sempre trovati noiosi, e decisamente squallidi, oltre tutto mi hanno sempre fatto una pena infinita le bestie del circo, ancora più di quelle nei giardini zoologici.
Per non parlare dei clown, che ho sempre trovato di un triste al limite della commozione, ricordo ancora un tristissimo film con Jerry Lewis (non ricordo il titolo) in cui interpretava un clown insopportabile a fine carriera.
Però ad un certo punto arrivavano i trapezisti, e io, bambino non riuscivo a staccare gli occhi dai volteggi lassù, a volte persino senza la rete di protezione, e pensavo che fossero immensamente coraggiosi e abili.
Perché chi non vorrebbe librarsi in alto, sfidare così tutto, la vita stessa in fondo e volare, anche solo per pochi istanti, è vero che il senno si ha in realtà solo nei momenti in cui si rischia, anche tutto pur di essere felici, pur di vivere intensamente, sentirsi vivi interiormente, e per questo io voglio restare aggrappato lassù, a questo trapezio, afferrarti così le mani, stringerle tra le mie e portarti con me nel blu, nel cielo infinito.
Oltre, decisamente oltre.
E davvero non scendere più.
E poi, certo, al circo c’erano anche i mangiatori di spade ad esercitare su di me un certo fascino, almeno finché non ho scoperto il loro trucco:
Per non ferirsi quando inghiottono la spada…
Prima inghiottono il fodero…

Written by Michele

26 marzo 2013 at 14:06

Pubblicato su pensieri

Tagged with , , , ,

Pianopiano forteforte

Taccuino di una mente affollata.

RIVA OMBROSA

Quando si ama si dona

Makeupraimbow

Everyday something new for us...:-)

Ricette pensieri e idiozie

Non è un food blog, non è un diario, allora cos'è?

La Pillaccherona

... stai sempre a spilaccherà.

Luminaria sprecata

L'essenziale è invisibile agli occhi

La ragazza che pedala

Scatto fisso, senza freni. Non posso fermarmi anzi non voglio farlo.

kyleweatwenyen

Come un angelo da collezione.

Nora's

I'm just a puzzle that doesn't wanna be solved

the.blonde.emigrant

Random feelings, crazy life

Un Folletto in abito da sera

Io sono quella che, con le parole, crea origami per decorare le pagine

Rupestreblog

∃x(φ)

Marmellata di pensieri

Cosa dice la mia testa

Note dal Caos

Se non puoi dominar il Caos dagli forma. E.

17 e 17

UN PO' PIU' DI TWITTER, UN PO' MENO DI UN BLOG

ipennaioli.wordpress.com/

I PENNAIOLI USANO ANCORA CARTA, PENNA E CALAMAIO. SCRIVONO DA ANNI RACCONTI E LI DIFFONDONO ATTRAVERSO PICCIONI VIAGGIATORI AI LORO LETTORI. ALCUNI AMICI NE HANNO SELEZIONATI E RACCOLTI UNA PARTE E HANNO APERTO UNA “BOTTEGA DELLE LETTERE” PER POTERLI DIVULGARE SPONTANEAMENTE ATTRAVERSO INTERNET. NE “LA BOTTEGA DELLE LETTERE” SONO CUSTODITI FRAMMENTI DI QUOTIDIANITÀ, VISSUTA O IMMAGINATA: ESPERIENZE, PARADOSSI, INNAMORAMENTI, EROS. UNA BOTTEGA APERTA AGLI AMICI E A TUTTI COLORO CHE PASSERANNO A trovarci e che con il loro sostegno ci stimoleranno ad esprimerci in modo sempre più creativo e fantasioso.

LapostrofoAura

Sono solo Luoghi

The Globetrotter

It's always time to jump on a plane!

Cecilia Gattullo

Nelle mie opere sono spesso all’inseguimento dell’anima, l’essenza dell'esistenza umana. Anima, intesa come soffio di vita, di individualità. Nelle mie rappresentazioni cerco infatti in qualche modo di dare voce attraverso tratti e colori proprio a quella “apparentemente invisibile” parte di noi stessi che non ha corazze, rivestimenti o camuffamenti imposti dalla realtà nella quale ci troviamo a vivere. Inseguo l’anima, pura essenza, assoluta individualità, in perenne interazione (e spesso conflitto) con il mondo reale.

intempestivoviandante's Blog

Racconti, teatro, letteratura

Parole & Psiche

a cura di Deborah Talarico

Il Suono Visibile

perché, ogni tanto, è bello ricordarti chi sei...

In punta di piedi

Entra in punta di piedi e spia nel buco della serratura