Michele (Caliban)

Perfidissimo Me

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Del fico e della sua gentile signora

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E il Garibaldi fissa il mare
e tira un sorso di rum
che di marsala qui all’Avana
non ne sbarcano più
ripensa ai fichi d’India della terra natia
le notti calde giù a Bahia
che malinconia

Profumo di Fichi…
Stanotte i miei sogni sono stati visitati da questa dolce e stuzzicante fragranza, e quanto mi piacciono i fichi, sono per me uno dei frutti più deliziosi e più interessanti.
Quel loro aspetto panciuto, ricco e morbido, le lievi goccioline di “miele” che spesso si osservano tremolare sui bordi del frutto, e l’attimo splendido in cui si apre rivelando il rosso, dolce e gustoso interno.
Non per niente sono uno dei simboli pi
ù evidenti e storici dell’intimo femminile e uno dei cosiddetti principali ingredienti afrodisiaci (e ovviamente del mio libro di cucina, di ricette appunto afrodisiache).
Che poi in cucina sono dotati di adattamento splendido, e si abbinano meravigliosamente sia con il dolce che con il salato.
Dai fichi al rum ricoperti di cioccolato al classico delle mie parti “salame e fichi” un abbinamento veramente delizioso, e poi il risotto di fichi e gorgonzola, il tortino di fichi e cipolle rosse, il tempura di fichi, i fichi al vino rosso, tutte ricette dal mio libro ovviamente (fine spazio pubblicitario).
Incredibile poi è l’immaginare una splendida fanciulla sotto la doccia, profumata dal bagnoschiuma al profumo di fichi.
Senza dimenticare poi che il femminile di fico resta da sempre il sinonimo di quella irresistibile e desiderabile parte femminile che fa perdere il senno e il sonno a tutti gli uomini (beh quasi).
Perché la verità è che se la fica è senza dubbio la migliore amica dell’uomo…
La sua portatrice sana può diventare invece la sua più agguerrita nemica in natura!

Written by Michele

19 ottobre 2014 at 10:50

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Uno tira L’altro

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cioccolatiniIn questi giorni di Chocoday a Novi, con il negozio che rigurgita di cioccolatini, perché la cosa più bella del weekend del chocoday è che mi portano una sacchettata di cioccolatini da urlo, mi rammento di Forres Gump, e il suo: La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai che ti capita.
E pensandoci potrei andare oltre!
La vita è in fondo è proprio come un cioccolatino.
Può essere forte, con caffè amaro dentro.
Allegra, con una ciliegia intinta nello sherry.
Inebriante, con abbondante ripieno di rum scuro.
Croccante, con deliziose nocciole.
Esotica, ai profumi di cannella e zenzero.
Seducente, con pizzichi di peperoncino e labbra morbide a porgertelo.
Stupefacente, con misteriosi proibiti ingredienti.
Triste, senza zucchero e alla soia.
Divertente, se Ambrogio arriva con una piramide di dolcezza
Amara ma intensa, solo puro fondente nero.
Dolcissima, al latte e con morbido scioglievole ripieno.
Estatica e irripetibile, quando ti mangi tutta la scatola e trovi un secondo strato sotto il primo!

 

Written by Michele

11 ottobre 2014 at 13:14

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Presentando qua e là

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Mercoledì 27 agosto alle ore 21.00 a Lido degli Estensi (FE)
Presenterò nuovamente il mio Libro di ricette afrodisiache:

Sessanta sfumature di gola

Se qualche amico Blogger passerà da quelle parti naturalmente offro da bere!
Perché in fondo bere è la terza miglior cosa che puoi fare con le labbra…

saporidamare.preslibroferrara

Written by Michele

25 agosto 2014 at 11:12

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Crudità

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Crudità

Come celebrare la fine di un estate se non con un ricco, grande piatto di rosei gamberetti? naturalmente crudi e freschissimi, su un letto di ghiaccio, ognuno arrotolato sulla propria coda, assolutamente al naturale. E io che resto estasiato di te mentre inizi a mangiare.
Le tue dita afferrano la testa, salde e voluttuose, portandola verso le labbra tumide in attesa. La lingua leggermente protesa dona per un attimo appoggio al dolce e crudo corpo, offerto in dono al piacere della gola, quindi la tua bocca si chiude divorandolo. Infine le tue labbra si stringono, succhiando lussuriosamente il contenuto dolceamaro della testa, appropriandosi così totalmente del pasto.
I miei sensi si infiammano, il desiderio si impadronisce imperioso di me, del mio corpo, della mia intensa e durissima eccitazione che ti desidera ora febbrilmente. La fantasia vola, cresce, e quindi il resto del mondo sparisce all’istante intorno a noi, insieme a tavolo, posate e vestiti, così che io posso ora godere della visione del tuo pasto sulla tua nudità. Il tuo corpo nudo così come lo è in quel momento la tua anima, la tua mente attraverso il tuo sguardo su di me.
E poi lecco le tue labbra, afferro la tua lingua tra le mie, la succhio e stringo, e poi passo sul tuo collo, la tua gola e scendo lentamente gustandomi ogni parte di te, tutti i sapori che si susseguono sul tuo corpo bellissimo, e nei pensieri infine affondo tra le tue gambe, per dissetarmi alla tua eccitazione, e imprimere in me, nella mia bocca il tuo gusto più intenso, più ferino, in un pasto bestiale e sublime insieme.
Tutto questo avviene mentre mi guardi profondo negli occhi, pupille che spalancano ai miei sensi visioni di nuovi mondi, nuove emozioni, piaceri inenarrabili eppure così vicini, quasi potessi protendere le mani verso e te e afferrarli.
E poi vedo un altro gamberetto immolarsi al tuo appetito che pare insaziabile, e un altro ancora, mentre parte di me vorrebbe essere gamberetto ora, nudo indifeso, offerto alle tue labbra, alla tua bocca, alla tua lingua e ai tuoi denti, per divenire così parte di te. Godere dell’immenso piacere di esserti cibo.

Written by Michele

9 agosto 2014 at 13:20

Cuoco

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Cuoco

– Tu che sei un così bravo cuoco, mostrami una bella ricetta erotica, dai! Insegnami!
Qualcosa di piccante e stuzzicante, che faccia impazzire.
– Ma certo, ecco appoggiati al tavolo e inizia a fare a cubetti regolari questo cioccolato fondente.
– Allora è un dolce? Bello, mi piace.
Ma? Ma?
Perché mi spingi giù?
Perché mi sollevi la gonna?
Perché mi abbassi le mutandine?
Perché…? Perché…
Certo che è stata una ricetta davvero profondamente erotica, e molto molto gustosa.
Ma perché ho dovuto fare a cubetti il cioccolato?
– Perché io adoro il fondente nero con il Rum dopo l’orgasmo.

Written by Michele

24 aprile 2014 at 13:34

Goloso o non goloso? Questo è il dilemma

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Principio e radice di ogni bene
è il piacere del ventre.

(Epicuro, Lettera sulla Felicità)

E mi sa che il vecchio Epicuro se ne intendeva parecchiotto, e questo vale per entrambe le interpretazioni che si possono dare alla sua frase.
Ebbene sì, lo confesso, sono un goloso.
Il buon cibo e le buone bevande mi donano un piacere fisico, quasi equiparabile a quello amoroso (fermi! ho detto quasi!).
E poi amo azzardare, creare nuovi assaggi e nuove golosità, e come chiamare se non goloso azzardo una delle mie creazioni più sublimi,colombasandwich che ogni anno a pasqua torna a deliziare la mia gola?
Il mitico, irrinunciabile, indescrivibile panino di colomba e uovo nocciolato lindt!
Di cui vedete qui a lato un pratico esempio.
E vi assicuro che se non avete mai deliziato il vostro palato con il connubio di colomba e cioccolato vi state perdendo un frutto del giardino delle delizie.
Perché come mi ha detto una carissima amica su facebook alla vista di questa foto (ebbene sì, ho diffuso la creazione su ogni media conosciuto, per donare al mondo la mia golosa saggezza), “questo sandwitch è la prova vivente che io non crescerò mai”!
E infatti intendo mantenere perpetuamente il mio lato fanciullescamente entusiasta e disarmante, proprio per sempre.
E se mai dovrò un giorno perderlo ho deciso che mi ucciderò io stesso.
Impugnerò 44 magnum e via…
Uno a uno me li mangerò tutti!

Written by Michele

23 aprile 2014 at 14:03

Il Diludendo della Dilusione

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Tu dovevi preparare salmone marinato con i fiori di begonia e aglio con nevicata di formaggio di fossa suonando la fisarmonica in 2.08 minuti, cosa hai fatto?

Ebbene sì, confesso!
Ho ceduto all
ego e ho inviato la domanda per le selezioni per il prossimo Masterchef.
E non sono sicuro di non esserne già pentito.
Però l’idea di riuscire magari a partecipare alle mere selezioni la trovo intrigante e perché no, penso divertente.
In realtà non sarebbe la mia prima volta in uno studio televisivo, partecipai eoni fa a ok il prezzo è giusto, con ancora la mitica Iva, alla fine solo come pubblico, perché in verità accompagnavo un’amica che era stata selezionata per il gioco.
Il teorico sorteggio tra i presenti era ovviamente fasullo, venivano chiamati a giocare quelli invitati preventivamente, accompagnatori e comparse facevano solo da sfondo, ebbene sì, c’erano persone pagate per riempire i vuoti in modo che la tribuna del pubblico fosse completa e piena.
Però la ricordo come un’esperienza divertente e curiosa, peraltro lo studio era microscopico rispetto alla sensazione di ampiezza che si aveva in televisione.
Ma tornando all’argomento principale sarei davvero curioso di scoprire se Bastianich è davvero così stronzo o se lo disegnano così.
Certo preferirei bastardchef con Crozza, ma non si può avere tutto dalla vita.
Ma nel remoto caso di riuscire a essere presente alla preselezione non ometterò di raccontare qui ogni impressione, con la consueta ironia.
Perché sentirsi dire “mi stai diludendo” non ha prezzo.
E soprattutto a un “vuoi che io muoro”, non resisterei a rispondere:
“Tranquillo Bastià! ho già pronta una fantastica ricettina per il banchetto funebre”

Written by Michele

30 marzo 2014 at 10:35

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Cantù che ti passa

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sessantasfumaturedigolaA Cantùùù trallallà trallallà trallallà…
a Cantùùù…
No, non mi sono completamente rimbambito, non più del solito perlomeno.
Ma giovedì sera sarò al Ristorante Garibaldi al Cantù, per una serata di mangiacomescrivi, una cena “piccante” (Menu con 15 varietà di peperoncino, salse e oli, da aggiungere e degustare) per presentare di nuovo il mio libro di cucina afrodisiaca, Sessanta sfumature di Gola, oltre tutto devo pure decidermi a scrivere un nuovo racconto sul tema, visto che da vincitore del passato concorso omonimo, per racconti erotici che miscelino gola e lussuria non posso certo esimermi dal ritentare.
(Chi fosse curioso e volesse leggere il suddetto racconto lo trova tra quelli linkati qui a lato: Nuda e Cruda, oppure cliccando direttamente sul titolo qui)
E se qualche lettore volesse cimentarsi può trovare sul sito Eroxe  il bando del concorso.
E per prepararmi alla serata oggi penso mi preparerò un bel piatto di spaghetti…
Stanlio olio e peperoncino!

Written by Michele

10 marzo 2014 at 11:59

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Spezziamo un’arancia!

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Le bionde trecce gli occhi azzurri e poi
le tue calzette rosse
e l’innocenza sulle gote tue
due arance ancor più rosse

Ieri sera, tornato a casa dopo il consueto calcetto del martedì, nonostante la lauta cena in trattoria dopo, con gli amici, mi è venuta un’improvvisa, strana voglia di frutta.
E così mi sono sbucciato e mangiato una dolce, fresca e rossa arancia (per fortuna ce n’erano un paio in casa).
Immagino che ora vi starete chiedendo che cosa c’è di strano.
Il fatto è che io di frutta non ne mangio praticamente mai.
Io e la frutta siamo tendenzialmente quasi incompatibili, la maggior parte dei frutti più comuni non mi piacciono, in primis le fragole, e qui credo di rappresentare già una grande rarità, oltre tutto io non sopporto assolutamente ciò che è anche minimamente aspro, e il mio concetto di aspro è assai sensibile, quindi esclude praticamente ogni agrume, salvo le arance veramente dolcissime e mature.
Tra i pochi frutti che in fondo non mi dispiacciono, anche se li mangio comunque molto di rado, restano giusto banane, mele (confesso di farmi ancora, certe volte, la mela grattugiata con lo zucchero come mi preparava la mia mamma quando ero bambino), ananas (ma mi piace più che altro quello che mangi ai direttamente caraibi, maturato sulla pianta) e ben poco altro, l’unica mia passione sono le pesche (anch’esse però molto dolci e mature) tagliate a fettine, condite con miele e abbondante cannella e lasciate almeno un paio d’ore a riposare in frigo.
Naturalmente anche il dottore mi dice sempre che dovrei mangiare più frutta, più frutta.
E io faccio davvero tutto il possibile per accontentarlo…
Ogni volta che prendo un Manhattan ci faccio sempre mettere ben tre ciliegine…

Written by Michele

5 febbraio 2014 at 13:53

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back from Bologna

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EOtto-in-cucina-libro-60-sfumature-di-gola-2013-10-10-000d è con viva e vibrante soddisfazione che sono tornato sabato da Bologna, dopo due eccellenti serate. Sia l’aperitivo di presentazione del libro sia la cena sono andati ottimamente.

Ambiente splendido a Ottoincucina, il piacere di una amichevolissima compagnia e una cucina davvero professionale in cui mi sono deliziosamente dilettato nel preparare numerose ricette dal mio libro per la gioia (si spera) dei partecipanti ai due eventi.

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L‘aperitivo si è sviluppato con piacevoli chiacchiere e bevute con amici di vecchia data e molte nuove piacevoli conoscenze, cui ho propinato dal libro diverse ricette, come l’insalata di patate e alici marinate allo zenzero, il tortino di fichi, caprino e cipolle rosse, le polpette patate e zenzero ai profumi indiani e le penne curry, piselli zucca e zenzero fritto, che hanno riscosso un notevole successo.

 

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Certo il clou però è stato la serata di venerdì, con la vera e propria cena afrodisiaca.

Dove ho ripetuto l’insalata di patate e alici marinate allo zenzero, poi gamberoni alla Michele, potage Pompadour, risotto birra zenzero e mortadella (scelta ovvia trovandomi a Bologna) e un azzardato ma gustoso filetto di maiale al cioccolato, per finire i cuori caldi di cioccolato con salsa di frutti di bosco e lingue di gatto (purtroppo questi sono stati la sola cosa non uscita esteticamente perfetta, ma visto che non ne è avanzato uno, non mi lamento).

insalata di alici marinate allo zenzero e patateOtto-in-cucina-cucina-afrodisiaca-2013-10-11-012Otto-in-cucina-cucina-afrodisiaca-2013-10-11-014Otto-in-cucina-cucina-afrodisiaca-2013-10-11-017Otto-in-cucina-cucina-afrodisiaca-2013-10-11-019cuori caldi di cioccolato

Ho peraltro davvero capito quale paiolo esagerato si facciano i cuochi professionisti, visto che per una cena per una dozzina di persone ho lavorato più di 4 ore nel pomeriggio, più la preparazione vera e propria durante la cena, protrattasi dalle 8,30 a quasi l’una, per fortuna tra la soddisfazione davvero commovente dei commensali paganti, e devo ammettere che, cucinare così, professionalmente per sconosciuti avventori paganti, è davvero cosa diversa dal farlo a casa per amici.
Ma si è instaurato uno splendido rapporto di chiacchiere e risate, e visto che il cibo (abbondante) è andato alla grande e che tutti hanno poi comprato una copia del libro avendone apprezzato le ricette direi che la soddisfazione è stata enorme, soprattutto mia.
Ma alla fine penso di cucinare bene anche perché da piccolo sono caduto in un burrone…
E mi sono unto tutto!

Written by Michele

14 ottobre 2013 at 11:27

Pianopiano forteforte

Taccuino di una mente affollata.

RIVA OMBROSA

Quando si ama si dona

Makeupraimbow

Everyday something new for us...:-)

Ricette pensieri e idiozie

Non è un food blog, non è un diario, allora cos'è?

La Pillaccherona

... stai sempre a spilaccherà.

Luminaria sprecata

L'essenziale è invisibile agli occhi

La ragazza che pedala

Scatto fisso, senza freni. Non posso fermarmi anzi non voglio farlo.

kyleweatwenyen

Come un angelo da collezione.

Nora's

I'm just a puzzle that doesn't wanna be solved

the.blonde.emigrant

Random feelings, crazy life

Un Folletto in abito da sera

Io sono quella che, con le parole, crea origami per decorare le pagine

Rupestreblog

∃x(φ)

Marmellata di pensieri

Cosa dice la mia testa

Note dal Caos

Se non puoi dominar il Caos dagli forma. E.

17 e 17

UN PO' PIU' DI TWITTER, UN PO' MENO DI UN BLOG

ipennaioli.wordpress.com/

I PENNAIOLI USANO ANCORA CARTA, PENNA E CALAMAIO. SCRIVONO DA ANNI RACCONTI E LI DIFFONDONO ATTRAVERSO PICCIONI VIAGGIATORI AI LORO LETTORI. ALCUNI AMICI NE HANNO SELEZIONATI E RACCOLTI UNA PARTE E HANNO APERTO UNA “BOTTEGA DELLE LETTERE” PER POTERLI DIVULGARE SPONTANEAMENTE ATTRAVERSO INTERNET. NE “LA BOTTEGA DELLE LETTERE” SONO CUSTODITI FRAMMENTI DI QUOTIDIANITÀ, VISSUTA O IMMAGINATA: ESPERIENZE, PARADOSSI, INNAMORAMENTI, EROS. UNA BOTTEGA APERTA AGLI AMICI E A TUTTI COLORO CHE PASSERANNO A trovarci e che con il loro sostegno ci stimoleranno ad esprimerci in modo sempre più creativo e fantasioso.

LapostrofoAura

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Nelle mie opere sono spesso all’inseguimento dell’anima, l’essenza dell'esistenza umana. Anima, intesa come soffio di vita, di individualità. Nelle mie rappresentazioni cerco infatti in qualche modo di dare voce attraverso tratti e colori proprio a quella “apparentemente invisibile” parte di noi stessi che non ha corazze, rivestimenti o camuffamenti imposti dalla realtà nella quale ci troviamo a vivere. Inseguo l’anima, pura essenza, assoluta individualità, in perenne interazione (e spesso conflitto) con il mondo reale.

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a cura di Deborah Talarico

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