Genio

If you wanna be with me
Baby there’s a price to pay
I’m a genie in a bottle
You gotta rub me the right way
If you wanna be with me
I can make your wish come true
Just come and set me free baby
And I’ll be with you

Mi è ricapitato di ascoltare questa canzone e naturalmente mi è tornata alla mente la figura mitica del genio, non Einstein, ma il tipo solitamente azzurro,  turbantedotato, pronto a soddisfare i desideri di chi fortunosamente incoccia nel suo contenitore, che di solito vive in lampade, teiere, bottiglie e affini.
Ammetto che ho sempre trovato un intenso fascino in questo mitico personaggio, certo dev’essere di un noioso tremendo passare secoli chiuso in un siffatto angusto spazio, e tutto per esaudire i tre desideri del primo fessacchiotto che aprirà la tua prigione.
Che poi chissà perché tre, e non 11, o 17 o 3.572, sarà perché 3 è il cosiddetto numero perfetto, o forse con “soli” tre desideri si pensa che il fortunello non possa fare troppi danni.
Ma tranquilli, non ho alcuna intenzione di assillarvi con domande sui vostri eventuali tre desideri, né tantomeno esprimere i miei (anche perché sarebbero di un egoismo spaventoso).
Certo non sarebbe davvero male trovarne uno, pensate, potreste averne uno in casa da anni, ma se non avete mai sfregato bene la lampada o stappato quella vecchia bottiglia che sta in cantina non lo saprete mai.
Questa è pertanto un ottima ragione per non tenere mai troppo a lungo bottiglie tappate, e nel caso non salti fuori il genio, consolarsi con una buona bevuta.
Poi non si deve dimenticare, nel caso capiti la fortuna sfacciata di trovare un genio, che i desideri vanno ponderati con estrema attenzione.
Un mio amico che ne ha trovato uno, quando il genio è saltato fuori dalla bottiglia, spaventato ha esclamato: che mi venga un colpo!
Ora è da tre anni ricoverato nel reparto di terapia intensiva…