Michele (Caliban)

Perfidissimo Me

Posts Tagged ‘paura

Oblio

with 26 comments

Oblio

«Io ho paura!»
Disse, abbandonandosi a lui.
«Cosa ti spaventa davvero? Tu non dovresti temere nulla»
Rispose, davvero stupito da quelle parole.
«Ho paura, paura dell’oblio, di essere lentamente dimenticato, di finire come quei tanti i cui nomi ora sono poco più che sussurri nel vento. Ho paura di perdere d’importanza per tutti quelli che ora pendono dalle mie labbra, temo una fine, un futuro senza di me.
Altri ora mi sovrastano, crescono e hanno più successo. Pensi che anch’io sia destinato a una inevitabile fine?»
Il Demiurgo sorrise:
«Coraggio Dio, non perdere mai la speranza, nulla è davvero scritto».

Written by Michele

1 giugno 2014 at 11:21

Pubblicato su racconti

Tagged with , , , , ,

Incubando l’Incubo

with 8 comments

Notte strana quasi lugubre
senza luna, stelle, lucciole
prego che tu non ti accorga mai
dei miei fari dietro che ti seguono
Mi stai scorrazzando fuori città
chissà questa dove mi porterà

Questa notte, forse a causa delle abbondanti libagioni pasquali, dopo molto tempo forse anni, non ricordo bene, è tornato a tormentare il mio sonno l’incubo che da bambino chiamavo con timore “la seggiovia”.
In realtà non ha molto dell’incubo, o almeno ce ne potrebbero essere di decisamente più terrificanti, però questo aveva il potere di angosciarmi immensamente da bambino, e lo ha mantenuto ancora adesso.
Il sogno poi è di una semplicità quasi disarmante: ci sono solo io e mi trovo su questo piccolo, fragile seggiolino sospeso a una infinita fune metallica in salita verso il nulla.
E risalgo lentamente, incessantemente, nel grigio più totale e nulla si vede intorno, solo in qualche raro momento mi pare di scorgere delle vette lontane, ma solo con la coda dell’occhio e se cerco di fissarle spariscono.
E risalendo questa interminabile seggiovia l’angoscia aumenta, diventa quasi un fastidio fisico, come mancasse l’aria o avessi la gola gonfia.
È stano, non lo ricordavo nemmeno più, era molto che non pensavo a quello che è stato il mio primo vero incubo ricorrente, e le prime volte ero davvero molto piccolo.
Ancora adesso poi non so perché mi atterriva talmente da farmi svegliare e farmi persino stare male fisicamente.
E in tanti anni, oltre tutto, non ho ancora scoperto dove cazzo porta quella maledetta seggiovia.
Credo proprio che se oggi fosse ancora vivo Sigmund Freud avrebbe qualcosa di importante da dire.
Direbbe sicuro:
«Però! Sono ben longevo!»

Written by Michele

21 aprile 2014 at 11:04

Pubblicato su pensieri

Tagged with , , , , , ,

Pianopiano forteforte

Taccuino di una mente affollata.

RIVA OMBROSA

Quando si ama si dona

Makeupraimbow

Everyday something new for us...:-)

Ricette pensieri e idiozie

Non è un food blog, non è un diario, allora cos'è?

La Pillaccherona

... stai sempre a spilaccherà.

Luminaria sprecata

L'essenziale è invisibile agli occhi

La ragazza che pedala

Scatto fisso, senza freni. Non posso fermarmi anzi non voglio farlo.

kyleweatwenyen

Come un angelo da collezione.

Nora's

I'm just a puzzle that doesn't wanna be solved

the.blonde.emigrant

Random feelings, crazy life

Un Folletto in abito da sera

Io sono quella che, con le parole, crea origami per decorare le pagine

Rupestreblog

∃x(φ)

Marmellata di pensieri

Cosa dice la mia testa

Note dal Caos

Se non puoi dominar il Caos dagli forma. E.

17 e 17

UN PO' PIU' DI TWITTER, UN PO' MENO DI UN BLOG

ipennaioli.wordpress.com/

I PENNAIOLI USANO ANCORA CARTA, PENNA E CALAMAIO. SCRIVONO DA ANNI RACCONTI E LI DIFFONDONO ATTRAVERSO PICCIONI VIAGGIATORI AI LORO LETTORI. ALCUNI AMICI NE HANNO SELEZIONATI E RACCOLTI UNA PARTE E HANNO APERTO UNA “BOTTEGA DELLE LETTERE” PER POTERLI DIVULGARE SPONTANEAMENTE ATTRAVERSO INTERNET. NE “LA BOTTEGA DELLE LETTERE” SONO CUSTODITI FRAMMENTI DI QUOTIDIANITÀ, VISSUTA O IMMAGINATA: ESPERIENZE, PARADOSSI, INNAMORAMENTI, EROS. UNA BOTTEGA APERTA AGLI AMICI E A TUTTI COLORO CHE PASSERANNO A trovarci e che con il loro sostegno ci stimoleranno ad esprimerci in modo sempre più creativo e fantasioso.

LapostrofoAura

Sono solo Luoghi

The Globetrotter

It's always time to jump on a plane!

Cecilia Gattullo

Nelle mie opere sono spesso all’inseguimento dell’anima, l’essenza dell'esistenza umana. Anima, intesa come soffio di vita, di individualità. Nelle mie rappresentazioni cerco infatti in qualche modo di dare voce attraverso tratti e colori proprio a quella “apparentemente invisibile” parte di noi stessi che non ha corazze, rivestimenti o camuffamenti imposti dalla realtà nella quale ci troviamo a vivere. Inseguo l’anima, pura essenza, assoluta individualità, in perenne interazione (e spesso conflitto) con il mondo reale.

intempestivoviandante's Blog

Racconti, teatro, letteratura

Parole & Psiche

a cura di Deborah Talarico

Il Suono Visibile

perché, ogni tanto, è bello ricordarti chi sei...

In punta di piedi

Entra in punta di piedi e spia nel buco della serratura