Michele (Caliban)

Perfidissimo Me

Microracconti

with 14 comments

Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po’…

Sono in fondo ormai anni che mi diletto nello scrivere, a partire dal vecchio blog di splinder, tra il 2004 e il 2009, poi abbandonato per un misto di noia e nuovi interessi scribacchini, principalmente i miei racconti erotici, presenti ormai su otto libri raccolta (per chi fosse curioso, a destra qui sulla pagina del blog ci sono i link ai pdf di alcuni dei più recenti).
Anche l’avvento di facebook ammetto ha influito sul mutamento di modo e luogo di scrivere, infatti da un po’ ho anche la mania dei Microracconti, nati come idea dall’omonimo gruppo di face (microracconti segreti) di un gruppo di amici, approdati poi su blog e forse prossimamente su un libro che ne raccoglierà cento tra quelli che sono piaciuti abbastanza da finire sul blog: http://www.10righesolo10.it
I microracconti seguono la sola regola di essere lunghi al massimo 10 righe di facebook e solitamente vengono scritti su un tema (o incipit) settimanale.
E così ho pensato di omaggiare chi passa di qui di un assaggio di alcuni, consigliando chi fosse ulteriormente curioso di visitare il blog che li raccoglie, o magari anche iscriversi e partecipare al gruppo di facebook.
E come si vede, anche da questi piccoli giochi letterari, io ho davvero tutto per essere un grande scrittore.
Proprio tutto…
La carta, la penna, la scrivania…

Peste (incipit: io ho paura)

Io ho paura, una fottuta, inutile paura. La febbre mi brucia dentro e  i segni della pestilenza mi adornano il corpo, come fetide medaglie della nera meretrice. La cupidigia mi ha dannato. Follia! Pura follia frugare le tasche in cerca di ori e preziosi del mio bastardo padrone, già preda del contagio. Ahimè! Povero Griso, mi resta la sola futile rivalsa di averlo consegnato ai monatti, e ora lo seguo così, nella dolorosa putrida morte, a pagare al demonio i debiti contratti da una vita di malaffare e delitti in suo nome. Nome che maledico in punto di morte. Don Rodrigo! Che tu sia dannato prima di me. Ormai le forze mi abbandonano, il dolore si accende e vedo il nero velo calare su di me. Rammento il viso della mia povera mamma, sia maledetta anche lei, che da bambino mi diceva sempre: fai il Bravo! Fai il Bravo!

Fiore dell’Est (tema: romantico)

Ti guardo, celata da profonde ombre notturne che velano oscure i tuoi occhi di ghiaccio. Pupille di rara bellezza sopra il tuo giovane corpo sottile e ben poco vestito. Sensualità innocente di bimba, bruciata da una vita crudele, dall’ingiusta follia di chi ti ha spinta qui. La pioggia sottile, gelida e intensa scivola sul tuo candido volto, come lacrime, scorrendo poi sulle nude lunghissime gambe, tremanti di freddo per il vento sferzante. Diafana giovane pelle rapita. Vederti ferma così, lungo la strada, tra gelide e immobili auto mi sferza di collera, di sacro furore. Sei la visione beata di un giorno arrabbiato, piccolo tenero fiore dell’est. La mia audace passione e le mie forti parole ti hanno però strappata al marciapiede. E finalmente sono riuscito a parcheggiare la macchina.

Written by Michele

15 gennaio 2013 a 16:43

Pubblicato su racconti

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14 Risposte

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  1. Complimenti. Fiore dell’est è il mio preferito.

    fulvialuna1

    16 gennaio 2013 at 12:51

  2. Sei davvero bravo e fai dell’ ironia la tua arma vincente
    Baci e baci
    Mistral

    ombreflessuose

    16 gennaio 2013 at 09:33

    • Davvero grazie 🙂
      Senza ironia la vita sarebbe così triste e noiosa. Irrinunciabile per me ironizzare un po’.
      Baci

      Michele

      16 gennaio 2013 at 09:39

  3. Hahah, l’ultimo commento l’ho scritto io, solo che non ero loggata, scusa XD

    Emily

    15 gennaio 2013 at 19:48

  4. L’ultima è davvero geniale, haha.

    Anonimo

    15 gennaio 2013 at 19:45

  5. Carta e penna for ever!!!

    buonaventura

    15 gennaio 2013 at 18:48

  6. Scrivi ancora con carta e penna?! 😉
    Ormai si usa il PC 😛
    Sperando che non ti capiti ciò che è successo a me! 😯

    liù

    15 gennaio 2013 at 17:14

    • ahahah no in verità quasi tutto pc, anche se il fascino della carta resta 🙂
      (che ti è successo?)

      Michele

      15 gennaio 2013 at 17:16

      • Mi hai appena commentata! Il problema con Telecom.

        liù

        15 gennaio 2013 at 17:19

        • ahhh sì 🙂
          pensavo ti riferissi a altro… eh carta e penna hanno il loro perchè, non dipendono dalla tecnologia

          Michele

          15 gennaio 2013 at 17:20


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