Chi le scende e chi le sale
There’s a lady who’s sure
All that glitters is gold
And she’s buying a stairway to heaven.
When she gets there she knows
If the stores are all closed
With a word she can get what she came for.
Ooh, ooh, and she’s buying a stairway to heaven.
Certamente tutti, chi più intensamente chi meno, stiamo cercando la nostra scala, l’irta salita che conduce al proprio paradiso.
E non parlo dell’ultraterreno illusorio luogo di beato riposo, ma di ciò che ogni persona vede come l’apice quaggiù. Il paradiso terreno.
Certo ogni persona ne avrà un concetto, una visione differente, chi lo identifica con un amore profondo, appassionato, chi con la felicità, chi con la ricchezza o la fama o persino il potere.
Certo il più delle volte si sale a fatica scale che, prima o poi, inesorabilmente ridiscendono a precipizio e chissà, per alcuni raggiungere questo paradiso potrebbe voler dire discendere fino agli abissi più tenebrosi, perché in fondo paradiso o inferno sono solo le due facce della stessa medaglia, della stessa emozione.
Così come il piacere non è altro che un dolore molto più dolce.
Certo tutti vorrebbero un bell’angelo, con splendide bianche ali che ci afferri stringendoci forte e ci sollevi senza sforzo, rapidamente lungo la scalinata fino a giungere in un lampo nei giardini del paradiso, ma questa fortuna capita davvero a pochi, spesso si è già fortunati se dell’angelo si ha anche solo una fugace visione, un intimo istante di contatto prima di vederlo svanire dall’occhio della mente.
E poi ancora ad arrancare, di nuovo tutti a passo di corsa lungo un’altra salita sperando che sia finalmente quella giusta.
Ed io? Io naturalmente credo ancora, sempre nel paradiso, ma penso che non sia affatto un luogo da cercare fuori, oltre. Perché lo si può trovare solo dentro, nel proprio io profondo, nella propria anima, quando senti davvero di far parte di qualcosa, di appartenere a qualcuno.
E se riesci a trovarlo quel momento può durare per sempre.
Certo che però meditandoci sopra, il paradiso è sempre preferibile per il clima…
Ma l’inferno per la compagnia…
Salire nella vita secondo me sarebbe innanzitutto fare un lavoro che ti piace, e poi amare con passione e sincerità . Tra sali e scendi gli anni passano é il tempo perduto non torna più .buon fine settimana 🙂
wsa0
4 aprile 2014 at 22:31
Eh si una splendida salita quella.
Grazie. Buon weekend a te 🙂
Michele
4 aprile 2014 at 22:32
A kiss from paradise 🙂
Daniela Pungitore
31 marzo 2014 at 11:47
ahahaha doppio kiss
goditi il paradiso 😉
Michele
31 marzo 2014 at 11:48
Salire, salire, salire sempre. Verso il proprio paradiso o inferno l’importante è non tornare indietro verso ciò che non siamo più o non sentiamo più di essere. Anche solo star fermi a guardare il paesaggio va bene, ma mai indietro.
itacchiaspillo
29 marzo 2014 at 17:54
già, vero, e poi avanti ci sono sempre le nuove scoperte e emozioni 🙂
Michele
29 marzo 2014 at 18:02
Giusto 😀
itacchiaspillo
29 marzo 2014 at 18:03
😉
Michele
29 marzo 2014 at 18:04
L’ c’è fuoco che arde…Lo sapevo io dove andavi a parare! 🙂
fulvialuna1
29 marzo 2014 at 15:24
hahaha dici che paro sempre così? come buffon? ahaha
Michele
29 marzo 2014 at 16:42
🙂
fulvialuna1
30 marzo 2014 at 14:59
😉
Michele
30 marzo 2014 at 15:15
Mitici i Zeppeling!
tramedipensieri
28 marzo 2014 at 21:28
Eh si 🙂
Michele
29 marzo 2014 at 00:50
A me fanno più paura le discese.
Ella von Matsch
28 marzo 2014 at 20:34
Beh la discesa se ti lasci andare è ebbrezza da velocità 🙂
Michele
29 marzo 2014 at 00:50
io scendo…
I.
interrotta
28 marzo 2014 at 19:29
A volte nei sotterranei si nascondo emozioni e scoperte irrinunciabili 😉
Michele
28 marzo 2014 at 19:32
Sempre convinta, senza presunzione ovviamente, che questa scala ce la costruiamo noi, “this ladder to the stars” come cantava Bob Dylan in Forever Young. E se anche scivoliamo di qualche gradino pazienza! Fermarsi, respirare, godersi il panorama il tempo necessario e riprendere poi il climbing.
Buon weekend 🙂
Primula
P. S. Il brano dei Led è semplicemente fantastico. Ascoltato mille volte, quel vinile è stato letteralmente consumato!
Primula
28 marzo 2014 at 18:55
già vero, quanto mi piaceva forever young, eoni fa 🙂
buona ascesa e buon weekend 🙂
sorriso
Michele
28 marzo 2014 at 18:56
Grazie! Sorriso a te Michele! 🙂
Primula
28 marzo 2014 at 18:57
🙂
Michele
28 marzo 2014 at 19:08
Al momento sono ferma sullo stesso gradino ma almeno il mio sguardo è rivolto in alto 😉
Buon we Maic!
Un abbraccio
labloggastorie
28 marzo 2014 at 18:08
ahahah sali sali 😉
buon weekend a te
abbraccione
Michele
28 marzo 2014 at 18:09
ps la cena (fine ultimo della presentazione) com’è andata?
sherazade
28 marzo 2014 at 17:28
ah ottimamente, anche se era più un buffet aperitivo a oltranza, ma splendida serata
Michele
28 marzo 2014 at 17:36
mi prenoto per Roma okkei
sheramachebeloavereamicicosìfamosissimi
sherazade
28 marzo 2014 at 17:39
Ahahha sicuro. Prima i poi anche li qualcosa si fa 🙂
Michele
28 marzo 2014 at 17:40
allora comincio con la dieta 😉
sherazade
28 marzo 2014 at 18:15
hahahaha ok brava, che si esagera 😉
Michele
28 marzo 2014 at 18:18
oppure possono essere tanti piccoli Paradisi vissuti con onestà.Sentire gli Led Zeppelin è di per sè un attimo paradisiaco.
Il Paradiso è un puzzle di bei sentimenti condivisi o fatti crescere dentro di noi.
sherasaggezzafabellezza
sherazade
28 marzo 2014 at 17:27
bel concetto, mi piace 🙂
Michele
28 marzo 2014 at 17:36
Uno dei miei gruppi preferiti di sempre, i Led Zeppelin.
Topper
28 marzo 2014 at 16:34
Io li conosco onestamente poco. Ma questa canzone l’adoro
Michele
28 marzo 2014 at 16:37
Sono sicuro che conosci più canzoni loro di quanto credi.
Topper
28 marzo 2014 at 16:42
Ahahha probabile
Michele
28 marzo 2014 at 16:42
ahahahah…..sempre il solito! La penso anch’io come te….il paradiso o l’inferno li abbiamo dentro 🙂
Silvia
28 marzo 2014 at 16:22
Eh già. E ammetto che il mio inferno lo trovo piacevole assai 😉
Michele
28 marzo 2014 at 16:23
che monello!!!!! 😛
Silvia
28 marzo 2014 at 16:27
Hahha molto di più 😉
Michele
28 marzo 2014 at 16:27
ma inferno e paradiso non sono poi così distanti… l’ideale sarebbe vivere in paradiso, e scendere ogni tanto a farsi una birretta in compagnia!
Bia
28 marzo 2014 at 14:54
ahahahha non male come idea, ci sto 🙂
birretta?
Michele
28 marzo 2014 at 14:56
birretta sia!!! 😀
Bia
28 marzo 2014 at 15:24
Ma doppia 😉
Michele
28 marzo 2014 at 15:25
figurati se mi tiro indietro, io!! tsè!! 😀
Bia
1 aprile 2014 at 11:55
ahahah ottimo, andata, quando vuoi 😉
Michele
1 aprile 2014 at 13:47